Napoli, 28 giugno 2011 – “Assenza di sufficienti informazioni per mantenere l’attività di sorveglianza necessaria alle analisi”. Con questa motivazione l’agenzia statunitense Standard&Poor’s, che analizza la situazione delle casse di Palazzo San Giacomo, rinuncia al suo incarico. I conti del Comune, dunque, non saranno giudicati dall’agenzia di rating. Ed ecco lo scaricabarile. L’assessore al Bilancio della giunta De Magistris, Riccardo Realfonzo, spiega che la questione è imputabile al fatto che la passata giunta aveva deciso di interrompere i rapporti con l’agenzia in questione. L’ultimo giudizio assegnato al Comune di Napoli da Standard&Poor’s parlava di un futuro prossimo negativo. Una valutazione dettagliata in una longa nota e che imputava i conti rosso principalmente al basso tasso di riscossioni ed alla liquidità di cassa. Nel mirino, dunque, finirono le spese fisse di Palazzo San Giacomo come stipendi di manager, dirigenti e dipendenti fino alle società partecipate del Comune che gravavano, e gravano, negativamente sulle casse cittadine e per questo motivo generano problemi di liquidità. Ma l’agenzia non si è fermata qui ed ha anche argomentato le cause delle prospettive future negative con un parola: incapacità. Incapacità imputata alla precedente amministrazione, di generare ricavi. Le colpe vanno ricercate nell’aumento delle passività, nei pagamenti in sospeso e delle aziende partecipate. Ma per queste ultime Luigi De Magistris ha già anunciato una cura dimagrante. E sulla situazione attuale delle casse comunali, l’agenzia americana se ne lava le mani. “Mancanza di informazioni aggiornate al 2011” è la motivazione.
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